Altra questione è l’uso del defibrillatore in campo. Considerate questa situazione: concitazione e paura di chi presta il primo soccorso di un giovane inerme con presumibile crisi cardiaca ( si accascia in campo senza motivo traumatico); tanti soccorritori; non è chiaro chi dirige i soccorsi; opinioni confuse; i volenterosi cominciano ad intervenire spesso in modo contrastante e inappropriato. Chi sa effettivamente cosa fare? Il medico sportivo nella sua vita potrebbe benissimo non aver mai usato un defibrillatore e non vuole assumersene la responsabilità. Passa il tempo. Cresce il panico. É tardi….. Per me é fondamentale che i soccorritori siano organizzati e professionalmente preparati per rianimare. Ci sono le risorse da mettere in campo nelle migliaia di manifestazioni sportive settimanali?
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